Torna a casa Novi (che è meglio)

In attesa del prossimo volo per casa, ti confermo che sto già sognando le vacanze per l’anno prossimo. Vacanze che per sfida dovrò organizzare io dall’inizio alla fine, ma che so già che peggio non potrò fare.

Ero partita per rilassarmi in Liguria – quest’anno volevo assecondare gli anta della mia anima – ma la spiaggia, il cocktail, la gita, la cena, la spiaggia, il cocktail, la piscina, gli amici, il cocktail, le giostre non sono stati riposanti come desideravo.

Poi, sono andata alla volta dello Sziget….

Primo problema la mancata attrezzatura per dormire in tenda. Da qui, il dolore alla schiena, la prima notte insonne, la sorpresa di un ciclo in anticipo di una settimana e questo dolore al basso ventre costante che mi ha accompagnato fino alla fine, insieme alla stanchezza di giorni frenetici, giovani e sporchi.

Sopravvissuta all’impresa, mi aspettavano le calette di Ibiza.

Dove il sole era caldo ma l’umore era freddo. Nella speranza che fosse tutto in discesa, ormai posso confidarti che la salita è rimasta più o meno della stessa pendenza. Infatti, è stato proprio a Ibiza che il mio primo dente del giudizio ha iniziato a puntare per ricordarmi ogni giorno l’età che avessi, supportata inoltre dalla dolce compagnia di una ragazza che, con 8 anni in meno, sfoggiava al mio fianco un passato di ginnastica ritmica che le ha messo a posto muscolatura e metabolismo almeno per i prossimi 20 anni e che si spalmava olio abbronzante al cocco.

Al contrario di me, sempre fedele ai consigli di studio aperto del 2000 con la protezione 30 ogni 2 ore.

Oggi le mie vacanze sono finite, alti e bassi compresi, con l’unica certezza di potermi consolare in un agriturismo in mezzo al nulla con una piscina e un’enoteca in cantina.

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