CRISI DI GOVERNO

Se le luci di questa città avessero il colore dei tuoi occhi, rimarrei imbottigliato nel traffico molto più volentieri.

Se le mie parole potessero essere certezze per il tuo futuro, non smetterei mai di parlare.

Cosa ci resta di tutto quello che abbiamo attorno, se non la certezza che debba succedere qualcosa per rimettere in discussione tutto?

Un abbraccio, uno schiaffo, un bacio contro il muro.

Gesti, simboli, azzardi, che possano metterci in crisi per rivalutare il tempo e lo spazio. Cambiare prospettiva, mutare forma, prendere nuove posizioni senza muovere soltanto le mani come se fossimo soltanto semplici manichini di quel negozio di vestiti all’angolo.

Ci serve la nostra crisi di governo.

Ci servono nuovi punti interrogativi che ci obblighino a cercare risposte nuove, o almeno provarci.

Steo

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