Dicevi che ero bravo con le parole. Che sarei riuscito a vendere del fango spacciandolo per crema di nocciola.
Però, ora, che nei hai fatto delle mie parole? Le avrai sicuramente nascoste sotto il cuscino, come quando ti nascondevi se le mie frasi ti facevano arrossire.
I tuoi capelli sono bellissimi, ma sul mio cuscino compongono la più dolce poesia del mondo.
Vorrei dirti milioni di cose, ma mi accontento di dirti l’ennesimo luogo comune. Così. Per il semplice gusto di spendere fiato, farti perdere tempo dietro la mia voce. Che poi, l’ho sempre pensato, il tempo perso non è mai tempo sprecato.
Ti ho scritto una canzone 100 notti fa, parlava di tutti i difetti che abbiamo in comune. È un elenco infinito, che però finisce. E finisce con il difetto più grande che abbiamo la sfortuna di condividere: me.
Tieniti le mie parole, sono pronto ad inventarne delle altre.
E tieniti i tuoi nei, ora che te li ho restituiti.
Steo