LA FIGLIA DI BIANCANEVE

Non so mai come iniziare, però finire mi riesce benissimo.

Come quella volta che mi dicesti che stare con me era come vivere dentro un film di Fellini, ma tu preferivi le serie TV con la figlia di Biancaneve.

Non so nemmeno se esisti.

Adesso potrei spiegarti come l’alcol e le droghe vanno ad agire dentro il nostro organismo, ma avrebbe senso? Avrebbe importanza? No.

Una volta mi dissero che chiedersi che senso abbia qualcosa, implica il fatto che tu, inconsciamente, pensi che quella determinata cosa non abbia nessun senso.

E allora che senso può avere questa ennesima notte senza dormire, salutando il passaggio tra ieri e domani leggendo Prevert? Che senso ha scomodare Fellini e riguardare Mastroianni che gira in vespa per le strade di una Roma in bianco e nero? E poi scommetto che tu, un film di Fellini, non lo hai mai visto.

Voglio darti un consiglio: non aver mai paura di ammettere di essere spaventata.

Voglio darmi un consiglio: smettila di recitare una parte che non ti appartiene.

Steo

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