Incredibile ma vero!
Una ricerca scientifica ha affermato che andare ad un primo appuntamento è paragonabile a un salto nel vuoto, che metaforicamente, secondo me, si fa davvero.

111 battiti al minuto per un paracadutista contro i 106 di uno in cerca d’amore prima di un incontro. Ma con chi uscite Brad Pitt e non sapete l’inglese?

Nel dettaglio, la ricerca in questione è stata realizzata dal dipartimento di cardiologia dell’Università di Wolverhampton, la quale ha coinvolto i partecipanti in una serie di esperienze elettrizzanti, tra cui paracadutismo e altre esperienze estreme, monitorando i soggetti con uno strumento al polso per poterne misurare il battito cardiaco. Si è arrivati così ad una minima differenza tra il battito del paracadutista e del Sola al primo appuntamento, che vi ho sottolineato sopra.
Inoltre, a sostegno della tesi c’è stato anche un sondoggio che ha coinvolto 2000 persone per cui:
il 54% considera il primo appuntamento un’esperienza elettrizante (WOW)
il 45% balbetta o perde il filo del discorso (NON USCIRETE MICA COL MIO PROFESSORE DI FILOSOFIA DEL LICEO?!)
1 su 6 confessa di essere vittima di un’ansia speciale (COME VI INVIDIO!)
1 su 3 vuole abbandonare la nave a causa di una crisi di nervi (PRENDETEVI QUALCOSA)
Troppa adrenalina, insomma!
Infine, le donne hanno affermato di essere più imbarazzate rispetto agli uomini, causa indole riflessiva più sviluppata, probabilmente.
Ma non vi preoccupate, la soluzione c’è!
La chiave di volta ce la dà il Dr Martin Khechera, Senior Lecturer in Biomedical Science presso l’Università di Wolverhampton, che se ne fa una al giorno e infatti ha dichiarato: “Quanto più ci abituiamo a spingerci fuori dalla nostra zona di comfort, tanto meglio riusciremo a gestire situazioni stressanti”.
Tutto si riduce alla frase più popolare degli ultimi anni, da quando si chiede un consiglio a qualcuno che non sa rispondere, allora, improvvisamente sentiamo: “Devi uscire dalla comfort zone!” che fa un po’ esperto e un po’ influencer, con quei termini inglesi messi qua e là. Una semplice questione di abitudine, secondo il Dr Martin Kechera che sfodera la comfort zone. Sarà così facile?
Novella Ferrandino